La Spezia
 

7000 km di muretti a secco

Le Cinque Terre sono un territorio unico, per la loro morfologia scoscesa e le terrazze coltivate a vigneti che si affacciano a picco sul Mar Ligure: un paesaggio artificiale, completamente modificato dall’uomo in funzione dell’agricoltura.
Intorno all’anno 1000 la popolazione dei Liguri iniziò la sua discesa verso il mare, modellando le ripide colline: iniziarono a disboscare, a scegliere le pietre per costruire migliaia di chilometri di muri a secco, sassi uno sull’altro in un perfetto equilibrio senza l’utilizzo di alcuna malta per tenerli in piedi.

Da subito si dedicarono alla coltura della vite, che cresceva perfettamente in un terreno così secco,ed aspro e non necessitava di irrigazione. Questo è il motivo per cui le Cinque Terre sono inserite dal 1997 nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e Area Marina Protetta, considerate un capolavoro dell’architettura del paesaggio. Circa 7000 kilometri di muretti, distribuiti su una ventina di kilometri di costa dell’estremo levante della Liguria. Ci riuscite? Siete senza fiato?

Ovviamente il nome Cinque Terre significa 5 paesi, arroccati sulle falesie a picco sul mar Ligure: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso distribuiti su circa 12 kilometri di costa.
Pochi però sanno chela curiosità delle cinque terre sta soprattutto nel nome, questo compare per la prima volta nella metà del quindicesimo secolo, in un documento scritto da un ispettore della Repubblica Marinara di Genova, tale Jacopo Bracelli.

Rimase talmente stupefatto dalla bellezza e dall’asprezza di questo territorio, che scrisse che non riusciva a capire come avevano potuto costruire dei muri a secco in luoghi così impervi, dove solo gli uccelli potevano arrivare in volo. Possiamo dargli torto?

Ma gli abitanti erano testardi e caparbi, con sacrificio, fatica e dedizione riuscirono a creare dei gradini sulla montagna, il poeta Montale una volta descrisse la vendemmia nelle Cinque Terre come una pesca sul monte per via della ripidità della sua scogliera e della pratica di raccolta con i trenini, che dire? L’idea calza perfettamente.I borghi rimasero isolati per molti secoli, ciascuno con un proprio dialetto, proprie ricette, diversi santi patroni e un forte spirito campanilistico.
Ora non vi resta altro che rilassarvi e farvi accompagnare alla scoperta di questi luoghi imperdibili da una vista privilegiata come la strada panoramica di mezza costa che la linea bus Explora5Terre tocca nei giorni ed orari che puoi trovare qui.