La Spezia

  

 

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Golfo  di  La Spezia Golfo di La Spezia

 

 

Articolo preso dall'autorevole " QUOTIDIANO ONLINE DELLA SPEZIA E PROVINCIA "  il 10/02/2018

 

Tassa di soggiorno raddoppiata

le associazioni di categoria non sorridono

Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti fanno sentire la loro voce. L'amministrazione intende aumentare l'imposta da  1,5  a   2,5   euro  a persona per i primi cinque giorni di permanenza.

 
 
Tassa di soggiorno raddoppiata, le associazioni di categoria non sorridono

La Spezia - Le associazioni di categoria hanno accolto assai tiepidamente la volontà dell'amministrazione comunale di raddoppiare gli introiti della tassa di soggiorno andando giocoforza a incrementare il balzello. Come raccontato ieri da CDS (QUI), Palazzo civico aumenterà l'imposta da uno a tre euro a persona per i primi cinque giorni di permanenza. In questo modo il Comune spera di passare da 700mila a un milione e 400mila euro di incasso.

"Apprendiamo dalla stampa che il Comune della Spezia avrebbe stabilito un aumento del 100% dell’imposta di soggiorno, portando la tassa a 3 euro a persona per i primi cinque giorni di permanenza". Così in una nota la Confcommercio spezzina. "Apprezziamo il fatto che gli introiti vengano utilizzati per scopi turistici e per la promozione del territorio, così come prevede la legge regionale, ma auspichiamo quanto prima l’apertura di un tavolo di confronto, all’interno del quale poter trovare un accordo che non vada a penalizzare le strutture e il turismo".

Cna La Spezia dal canto suo ricorda che "esiste un accordo regionale relativo alla tassa di soggiorno che è stato realizzato con la partecipazione e il contributo delle associazioni di categoria e auspichiamo che il solito schema venga replicato anche a livello locale. Inoltre, riteniamo indispensabile venga prevista una differenziazione dell’imposta che tenga conto delle diverse tipologie di struttura e di relativa clientela". A dichiararlo è Carola Baruzzo, referente sindacale Cna Turismo La Spezia.

Lunga e dura la nota diffusa da Confesercenti La Spezia, che "intende opporsi senza esitazioni alla decisione dell’Amministrazione Comunale della Spezia, appena resa nota, di raddoppiare l’importo dell’imposta di soggiorno a partire dal corrente anno. L’inasprimento dell’imposta, decisamente eccessivo, coglie di sorpresa le Associazioni di Categoria e gli operatori del settore mai coinvolti, fino ad ora, in una discussione aperta su questo tema. Nonostante le raccomandazioni più volte indirizzate all’Amministrazione della Spezia ed alle altre Amministrazioni Comunali circa la necessità di non introdurre novità così rilevanti a pacchetti turistici già abbondantemente venduti per la stagione che ormai è alle porte, ci ritroviamo ad affrontare un problema che rischia di recare notevoli danni ad un settore che è diventato di importanza strategica anche nella città capoluogo".

"Con la speranza che si possa ancora rimediare a questo che Confesercenti considera un grave errore - prosegue la nota -, l’organizzazione chiede al Sindaco di convocare quanto prima un incontro con tutti i rappresentanti di categoria interessati alla questione. Oltre all’aspetto riguardante l’inasprimento dell’imposta ed ai tempi di applicazione, esiste anche il tema relativo all’utilizzo del gettito derivante dall’imposta di soggiorno. I comuni che hanno sottoscritto il “Patto per il Turismo” con la Regione Liguria, quindi anche il Comune della Spezia, sono chiamati a mantenere l’impegno di consultare le Associazioni di Categoria e discutere con esse come impiegare gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno a beneficio del settore turistico. Anche di questi temi si occuperanno i Direttori Provinciali delle Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, CNA) che si riuniranno lunedì 22 gennaio 2018 alle ore 17 presso la sede della Confesercenti della Spezia alla quale spetta il compito di presiedere e coordinare Rete Imprese nel primo semestre di quest’anno".

Preoccupazioni infine da parte di Confartigianato Turismo che, con il Consorzio Welcome to la Spezia – consorzio che rappresenta gran parte degli affittacamere del centro città - esprime "sorpresa nell’aver letto questa mattina sulla stampa del raddoppio dell’imposta di soggiorno previsto dal Comune della Spezia che porterebbe la tariffa da 1,5 euro a 3 euro per i primi 5 giorni, senza specificare fra l’altro la data di entrata in vigore in un settore dove, il rispetto dei “tempi” e delle “condizioni”, risulta fondamentale operando con tour operator e clientela in gran parte straniera. Confartigianato chiede inoltre di sapere come mai non sia stata prevista una differenziazione dell’imposta, a seconda della classificazione dell’attività ricettiva. Apprezzabile invece la decisione di destinare almeno il 60% della somma ricavata dall’imposta a finalità turistiche, in accordo con le associazioni di categoria. Su questi temi Confartigianato e il Consorzio Welcome To La Spezia chiedono un incontro urgente con l’Amministrazione comunale".

 

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LE CINQUE TERRE

I paesaggi spettacolari e il folklore della tradizione marinara hanno reso Le Cinque Terre una splendida meta turistica che attrae ogni anno turisti da tutto il mondo.

 

 

Lo spettacolare paesaggio delle Cinque Terre è suggestivo e unico nel suo genere, e simboleggia l'adattamento dell'uomo in completa armonia con la natura, ricca e variegata nei colori e che tanto ha ispirato con i suoi paesaggi artisti e poeti di tutto il mondo.

 

Il panorama delle Cinque Terre è caratterizzato dalle ampie e vaste coltivazioni di vigne e dagli ulivi, posti lungo centinaia di chilometri di muretti a secco che scolpiscono e adornano le catene montuose che danno direttamente sul mare, e che da numerose generazioni sono stati scavati dall'uomo nella roccia per creare colture agricole: è grazie a queste ultime che sia turisti che non possono gustare gli ottimi vini locali, i limoni e l'olio d'oliva, ingredienti fondamentali nella cucina tipica Ligure.Borghi marinari delle Cinque TerreMare delle Cinque Terre

 Cactus

Tutto attorno, la macchia mediterranea e centinaia di specie di animali costituiscono un patrimonio naturale di inestimabile valore e bellezza e che fa da cornice ai borghi marinari delle Cinque Terre. La zona del Parco delle Cinque Terre rappresenta un'oasi naturalistica che si è preservata e si è mantenuta intatta nel corso dei secoli, e che è riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.

 

Oltre alle ricchezze naturali, il territorio delle Cinque Terre rappresenta altresì un patrimonio di importanza culturale e storica: infatti, i borghi marinari delle Cinque Terre, antichi più della stessa città di La Spezia che oggi è il loro fulcro principale, conducevano attività commerciali tramite le mulattiere e i sentieri che collegavano i territori dell’entroterra al mare, percorrendo le catene montuose.

 

Le testimonianze relative ai primi insediamenti dell’uomo in queste zone risalgono a circa tre millenni prima di cristo, sebbene solo alla fine del diciannovesimo secolo il territorio finì di rimanere isolato dal resto del mondo grazie ai collegamenti ferroviari fra le città di Genova e di La Spezia.

 

 

 

La ferrovia è infatti la maniera più agevole di raggiungere le Cinque Terre, essendo i borghi marinari tutti collegati dal tratto: inoltre, se le condizioni metereologiche lo permettono, è possibile raggiungere le Cinque Terre anche via mare tramite i numerosi battelli che partono da La Spezia e che collegano con la loro rotta anche Portovenere.

 

La vera esperienza delle Cinque Terre, tuttavia, si può assaporare solamente immergendosi del tutto nel territorio e nelle vie dei coloriti borghi marinari: è l’ideale per ammirare da vicino la bellezza e i colori dei borghi delle Cinque Terre così come i paesaggi naturali, così come per fare escursioni nell’entroterra o lungo le ripide scogliere attraverso i sentieri (come il numero 1, ovvero il sentiero di Crinale tramite cui i borghi commerciavano con l’esterno).

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MONTEROSSO

Il più grande dei borghi marinari, ideale per le vacanze estive nelle Cinque TerreSpiaggia di Monterosso al MarePorticciolo di Monterosso

 

 

Monterosso è il più grande dei borghi delle Cinque Terre, e l'ultimo che si raggiunge partendo da La Spezia: è famoso in tutto il mondo come meta turistica estiva sia per la bellezza del panorama delle Cinque Terre, sia per le due grandi spiagge (rispettivamente situate nella parte vecchia e in quella nuova del paese).


Il borgo marinaro di Monterosso è circondato dal tipico paesaggio delle Cinque Terre, che qui unisce la bellezza delle coste alte e ripide di Punta Mesco (raggiungibile tramite i sentieri dal paese) ai contorni morbidi delle valli adornate dagli olivi e dalla macchia mediterranea, mentre sulla costa sono presenti altri borghi più piccoli.


Monterosso, oltre ad una peculiare bellezza paesaggistica, gode anche di una notevole importanza storica: le origini del borgo risalgono infatti al VII secolo, e nei giorni nostri questo paese delle Cinque Terre appassionò il poeta Eugenio Montale a cui è stato dedicato un parco letterario proprio a Monterosso.

 

Nel paese si tengono durante l'anno numerosi eventi, in particolare d'estate: a fine Maggio si tiene la festa dei limoni, mentre a Giugno ci sono la festa dell'Infiorata (durante la quale tutto il borgo viene decorato da composizioni floreali) e la festa del Patrono (durante la quale sulla riva vengono accese centinaia di lumini), per arrivare ad Agosto e a Settembre dove si tengono rispettivamente una festa medievale con balli e figuranti in costume e il raduno bandistico del primo sabato del mese, con concerti ed esibizioni.

 

 


Ad ulteriore riprova dell'enorme potenziale turistico di uno dei borghi più famosi e amati delle Cinque Terre, vi sono poi a Monterosso numerosi monumenti che è possibile visitare: il colle fortificato di San Cristoforo, che separa la parte vecchia del paese da quella nuova, il Santuario di Nostra Signora di Soviore (uno dei più antichi d'Italia), la Chiesa di San Giovanni Battista (dalla particolare forma simile ad una nave e che risale al XIV secolo) e il convento dei Cappuccini, al cui interno è presente "La Crocifissione" di Van Dick.

 

RIOMAGGIORE

Il più grande dei borghi marinari delle Cinque Terre, ricco di storia, tradizioni e colori.

Lungomare di RiomaggioreScorcio di RiomaggioreBorgo di Riomaggiore Cinque Terre

 

 

Riomaggiore è il primo dei cinque borghi delle Cinque Terre a cui si arriva da La Spezia, e che subito colpisce con la visuale che è in grado di offrire: le case, come accatastate fra di loro, scendono in due file parallele verso il mare adornando il borgo marinaro con i loro colori pastello che fanno da contrasto all'azzurro limpido dell'acqua, mentre fra una casa e l'altra strettissimi carrugi si diramano per il paese.

 

Un panorama unico nel suo genere, che ha ispirato artisti e pittori nel corso dei secoli. Due spiagge dominano la zona del borgo: una alla foce del Rio Finale formata dai detriti accumulatasi con la costruzione della galleria ferroviaria e l'altra oltre gli scogli, in un'insenatura oltre il Rio Maggiore.

 

Oltre a offrire un incantevole panorama, il borgo di Riomaggiore è antico e ricco di storia: secondo quanto riportato, i primissimi insediamenti ebbero origine alla fine del VIII secolo d.C. per merito di emigrati greci, mentre il paese vero e proprio che conosciamo oggi e prese in seguito il nome di Riomaggiore si formò agli inizi del XIII secolo.

 

 

 

Il borgo marinaro di Riomaggiore venne reso celebre secoli dopo grazie al pittore fiorentino Telemaco Signorini che assieme ad altri artisti come Vincenzo Cabianca e Cristiano Banti scoprì il paese circa a metà del 1800 e decise di immortalarlo nelle sue opere (attualmente esposte in prestigiose pinacoteche e gallerie in Europa e in America). Signorini divenne poi un visitatore assiduo di questi luoghi, trascorrendovi ogni estate dell'anno.

 

Riomaggiore offre ai turisti numerosi monumenti da visitare, a riprova del patrimonio storico del paese: oltre alle case caratteristiche, realizzate in pietra e ardesia, vi sono infatti numerose chiese e santuari oltre che il Castello di Riomaggiore: quest'ultimo risale al 1400 ed è oggi la sede di molti eventi e incontri culturali. Alcuni dei monumenti, come i Santuari e la Torre Guardiola, offrono altresì l'occasione di percorrere i sentieri escursionistici di Riomaggiore, immergendosi nella natura delle Cinque Terre.

 

 

 

 

 

Fra le chiese e i santuari sono invece annoverati la Chiesa di San Giovanni Battista, l'Oratorio di N.S. Assunta, l'Oratorio di San Rocco e il Santuario della Madonna di Montenero: edificati per la maggior parte fra il XIV e il XV secolo, custodiscono inoltre oggetti di alto valore artistico come statue lignee, quadri e sculture.

 

Ultima ma non meno degna di nota la Grotta dell'Eremita, dove è possibile avere una visuale panoramica dell'intera zona della costa: al suo interno, dove è ancora possibile trovare le nicchie e le sculture scavate nella roccia, si ritirò in isolamento Don Andrea Fresco alla fine del 1800.

MANAROLA

Un insieme variopinto di case costruite sul fianco della montagna e direttamente affacciate sul mare delle Cinque Terre.

 Presepe di ManarolaVista di Manarola di sera

 

Manarola è il secondo paese delle Cinque Terre che è possibile raggiungere partendo da La Spezia: il borgo è situato su un promontorio roccioso, su cui si ergono le colorate case-torri del paese che si snodano lungo il corso del Volastra attorno al quale vicoli e scalinate si diramano fra gli edifici mentre nei dintorni sorgono ovunque rigogliosi vigneti: Manarola è infatti il luogo dove avviene la maggior produzione di vino in tutte le Cinque Terre.


Le origini del borgo risalgono all'antichità, quando ancora le prime abitazioni sorgevano a Volastra, e furono dovute alla presenza di vie militari e cambi di cavalli: il territorio risultò inoltre vantaggioso dal punto di vista strategico per proteggersi dagli attacchi dei pirati, motivo per cui gli insediamenti furono costruiti a ridosso dello sperone roccioso.

 

Manarola ha molte attrattive sia per locali che turisti: degno di nota fra tutti è il famoso presepe che per tutto il mese di Dicembre viene illuminato da quasi ventimila lampadine e decora il Colle delle Tre Croci. E' il più grande presepe al mondo, tanto da essere nel Guinness dei Primati, e si estende su un'area di circa 4.000 metri quadrati. Oltre a questa peculiare e pittoresca opera d'arte, vi sono da visitare anche il Castello di Manarola, il Santuario di Nostra Signora della Salute (santuario di costruzione romanica) e la Chiesa di San Lorenzo (che a sua volta contiene statue e dipinti a tempera risalenti al XVII secolo).

 

Infine, anche a Manarola si tengono diversi eventi e sagre in aggiunta alla già citata "accensione" del presepe: ogni anno a Giugno si tiene la Festa dei Pittori, dove gli artisti dipingono per le strade del borgo di Manarola, mentre nei mesi di Luglio e Agosto segue il Festival Annuale Organistico; ad Agosto è altresì degna di nota la processione in onore del Santo Patrono dove una suggestiva processione di barche adorna il mare davanti a Manarola assieme a centinaia di lumini accesi nella notte. 

 

IL PARCO DELLE CINQUE TERRE

Flora e fauna mediterranea racchiuse in una splendida oasi costituiscono un patrimonio naturale inestimabile e unico al mondo.

 

 

 

 

 

 

Parco Nazionale delle Cinque Terre   Tramonto nelle Cinque Terre

 

Il parco  Nazionale delle Cinque Terre è nato ufficialmente nel 1999, due anni dopo essere stato nominato come patrimonio UNESCO: oltre a rappresentare una ricchezza naturale famosa e importante a livello mondiale, ha anche la fondamentale funzione di tutelare e recuperare l'ambiente del territorio e prevenire dissesti idrogeologici.


Il Parco Nazionale delle Cinque Terre si estende per ben 4.300 ettari di territorio coperto dalla macchia mediterranea, dove l'uomo nel corso dei millenni ha scolpito le colline per realizzare 7.000 km di terrazzamenti (pressapoco la lunghezza della Muraglia Cinese) in modo da ricavare terreno coltivabile e fare posto a vigne e ulivi che tutt'ora sono la fonte principale delle prelibatezze che le Cinque Terre hanno da offrire.

 

Le coste delle Cinque Terre, oltre che veri e propri monumenti all'attività di adattamento dell'uomo all'ambiente e un tesoro naturale e paesaggistico senza eguali, racchiudono così anche la più alta densitù di aree protette e parchi naturali d'Italia: vi sono infatti tre parchi dedicati alla salvaguardia e alla tutela dell'oasi naturale delle Cinque Terre.

 

 


Nell'area del parco è compresa altresì l'Area Marina Protetta delle Cinque Terre: laddove sulla terra dominano la flora della macchia mediterranea, le colline scolpite dai terrazzamenti e le ripide scogliere a picco sul mare, all'interno di quest'ultimo è possibile trovare un'immensa varietà di animali e piante: scogli e fondali sono infatti gremiti di un'enorme varietà di pesci e molluschi, così come di vere e proprie distese di posidonia oceanica.

 

Inoltre, il mare delle Cinque Terre è stato inserito nel Santuario Internazionale dei Cetacei e nelle sue acque sono state censite circa 2.000 balenottere: questo a ulteriore riprova della presenza di un ecosistema di fauna marina estremamente libero e variegato, in cui è possibile trovare anche delfini e capodogli.

 

Monumenti e luoghi d'interesse    Corniglia

 
Marina di Corniglia
 
La piazzetta

L'intero paese si sviluppa lungo la direttrice della via principale, via Fieschi, che conduce dalla parrocchia di San Pietro, fino al belvedere della terrazza di Santa Maria.

Direttamente sotto il piazzale della chiesa parrocchiale è possibile individuare, sulla facciata di una casa, alcuni resti di architetture medievali, comprese alcune piccole sculture. È verosimile che in quel luogo sorgesse l'hospitale del paese.

Proseguendo lungo la via si incontra la strada carrozzabile, che forma la piazzetta Ciapara (in dialetto locale ciapà), oltrepassando la quale si entra nel carugio di Corniglia. Questa stretta via porta fino alla piazza principale del paese, Largo Taragio (in dialetto locale er Taragiu) al centro della quale è posizionato il Monumento ai Caduti, e dominata dall'oratorio di Santa Caterina. Alle spalle della chiesetta, dopo una lunga e ripida scalinata, si arriva su una piazzetta denominata "fosso", dalla quale è riconoscibile la Torre, l'unica rovina rimasta delle fortificazioni genovesi risalenti al 1556circa. Saliti in cima a ciò che resta di questo torrione, è possibile godere di una bella vista sul mare e sulla costa verso Manarola.

Un'altra vista sull'intera costa delle Cinque Terre si gode dalla terrazza di Santa Maria (90 metri s.l.m., circa), raggiungibile da Largo Taragio proseguendo lungo via Fieschi. Nell'angolo della terrazza panoramica che dà verso Vernazza sorgeva una chiesetta, caduta a mare a metà ottocento. Sullo stesso versante si può scorgere il piccolo golfetto che forma la "Marina di Corniglia". Sempre da questo lato, sui monti, si può vedere il santuariodi Nostra Signora delle Grazie di San Bernardino.

Da Largo Taragio, in fronte al monumento ai caduti, parte anche una scalinata (via alla Marina) che scende verso la marina di Corniglia. Il piccolo golfo è caratterizzato da un porticciolo per pochi posti-barca per i cittadini del paese, racchiuso alla sinistra da un piccolo molo che si protende verso il lungo mare e sulla destra dall'imponente promontorio detto delle tre croci a causa della presenza di tre croci a ricordo della morte del Cristo. Sul versante opposto di tale promontorio, seguendo la linea di costa verso Vernazza, si arriva alla spiaggia di Gùvano: posta sotto ciò che resta del muraglione della ferrovia (che ora invece corre internamente alla montagna, interamente in galleria), è raggiungibile via mare o tramite la galleria delle FS ormai in disuso. Questo tratto di costa è forse uno dei più belli dell'intero litorale delle Cinque Terre, spesso meta durante l'estate di numerose imbarcazioni e di un turismo di marca naturista.

 
San Pietro, interno
 
L'Oratorio dei Disciplinanti visto dalla piazzetta

Fra i monumenti di rilievo che annovera, vi è la chiesa parrocchiale di San Pietro, fulgido esempio di monumento gotico-ligure del XIV secolo, edificata sui resti di una cappella dell'XI secolo e che, dopo rimaneggiamenti successivi, presenta al suo interno delle sovrapposizioni barocche. Dietro all'altare maggiore si possono ammirare due coloratissime vetrate, opera dell'artista Trento Longaretti.

Un edificio dotato di archi gotici in pietra nera, situato sotto il sagrato, viene ritenuto parte dell'antica stazione di posta appartenuta alla nota famiglia ligure dei Fieschi.

Architetture civili

Il caso Villaggio Europa

Sul sentiero delle Cinque Terre, che collega Corniglia a Manarola, sorge un villaggio turistico in disuso e fatiscente, noto come Villaggio Europa. Costituita da quaranta bungalow di circa dodici metri quadrati ciascuno, la struttura venne edificata tra il 1963 e il 1964[3] nell'area della vecchia massicciata ferroviaria, concessa in affitto dalle Ferrovie dello Stato, a centocinquanta metri dalla Stazione di Corniglia e a cento metri dal confine del comune di Vernazza.

In quel periodo, grazie alla formazione del cosiddetto Spiaggione di Corniglia, in seguito allo scaricamento di materiali provenienti dalla costruzione della nuova linea ferroviaria, il villaggio si trovava proprio sopra la spiaggia, in una posizione favorevole.

I problemi arrivarono nei primi anni ottanta: la spiaggia sottostante, divorata dal mare, non esisteva più; il villaggio perse popolarità e, in seguito, venne chiuso perché considerato non a norma; partì quindi un'operazione di condono che non però giunse mai a termine.

Prima il Tar e poi nel 2009 il Consiglio di Stato[4] respinsero la proposta di costruzione di un nuovo Villaggio Europa sui resti del primo, in virtù di un ricorso rispetto all'incompatibilità ambientale del progetto ed alle denunce di speculazioni arrivate dalle associazioni del territorio, seguite da alcune inchieste su alcune testate locali.